BARMAN INCLUSIVO: CONSEGNATI GLI ATTESTATI AI CORSISTI
Si è concluso, con la consegna degli attestati, il corso di barman inclusivo organizzato dalla Cooperativa Mentelocale in collaborazione con l’agenzia formativa Cescot di Confesercenti.
Nei locali della scuola di cucina “Chef al 17″ di via Spallanzani 17 ad Arezzo Fiere e Congressi, al termine delle ore di lezione teoriche e pratiche, i 15 allievi hanno ricevuto l’attestato del corso di formazione “Barman Inclusivo”. Un diploma dal doppio valore sia dal punto di vista lavorativo che sociale. In aula hanno imparato i segreti dell’arte del mestiere ma le ore trascorse insieme sono state preziose anche per rafforzare i legami di amicizia e inclusione.
Grazie al progetto, nato dalla sinergia tra Mentelocale, Confesercenti, Associazione Crescere e Croce rossa italiana della sezione di Arezzo, le ragazze e i ragazzi hanno potuto seguire con entusiasmo e attenzione le lezioni del docente Danny Del Monaco, esperto professionista di fama internazionale nell’arte della preparazione dei cocktail.
“Sono molto contenta” ha aggiunto Anna Pernici “di vedere questo variegato e multiculturale gruppo di ragazzi e ragazze portare a termine con impegno il corso da barman. Il progetto ‘Siamo tutti Care Leavers’ – gestito dalla Cooperativa Sociale Mentelocale, dall’Associazione Crescere e dalla Croce Rossa di Arezzo – che ha permesso il finanziamento di questo percorso, è nato infatti proprio con l’obiettivo di fornire ai giovani una possibilità di formazione gratuita e professionale, nonché un modo per crescere insieme”.
Quando il “drink” serve per crescere e non per distruggere
Il fenomeno dell’abuso di alcol in età giovanile è tristemente diffuso, ma spesso poco conosciuto o troppo tollerato dal mondo adulto tanto da evitare di affrontarlo come problema; l’accesso generalizzato al cosiddetto “drink” ha diffuso forme pericolose di consumo eccessivo e smodato di alcol anche tra i giovanissimi. Porsi più consapevolmente davanti a questo fenomeno è stato uno degli obiettivi di questo progetto. Conoscere per combattere, significa sensibilizzare i giovani su di un tema che purtroppo li riguarda da molto vicino.
Davvero i giovani non hanno voglia di mettersi in gioco?
Ultimamente capita spesso di imbattersi nel luogo comune secondo cui i giovani non avrebbero voglia di lavorare, apprendere e fare nuove esperienze. I ragazzi, che spesso vengono dipinti come svogliati e disinteressati, forse sono solo alla ricerca di una buona guida. Dovere dell’adulto è quella di fornirgliela, indirizzando le energie e le passioni del ragazzo verso strade virtuose. I nostri 15 allievi hanno dimostrato che questo è possibile, hanno imparato che attraverso un corso di formazione si può crescere insieme agli altri e maturare conoscenze utili, spendibili per la costruzione del proprio futuro.